Piccolo Abruzzo - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale

Federica M.

Purtroppo devo aggiungermi a tutti quei commenti che indicano questo ristorante come “trappola per turisti”, e vedendo il quantitativo di commenti negativi e risposte simpatiche del proprietario, io me ne guarderei bene. Ma andiamo alla nostra serata. Eravamo in 2 e abbiamo prenotato con the fork dove avevamo il 20% di sconto(oserei dire menomale!!). Abbiamo preso un antipasto (40€) che devo ammettere era buono… ma sicuramente troppo caro per la quantità servitaci. Le portate dell antipasto ci sono state servite con mooolta flemma. Abbiamo preso un primo e un secondo. Come primo, una CLASSICA CARBONARA(una delle peggiori in vita mia). Come secondo 10 arrosticini che abbiamo lasciato perché neanche lontanamente assomigliavano ai veri arrosticini ABBRUZZESI. Un’acqua e una lattina di coca…. Per un totale di 98€ (scontato a 80€ grazie a the fork). Un’altra cosa che LASCIA MOLTO A DESIDERARE è lo scontrino con la SOLA voce del totale e non delle singole ordinazioni con i corrispettivi prezzi!!
L’unica salvezza per il locale è stare nei pressi di via Veneto, almeno l’americano di turno che viene intortato c’è sempre!
In sintesi: locale consigliato per turisti che non hanno mai toccato con mano le VERE specialità italiane.

Mattia S.

Positivo: il cibo era fenomenale. Si iniziato con un antipasto di salumi abruzzesi e bruschette. Come primi poi dei bucatini alla amatriciana e pappardelle al ragù di cinghiale. Due amari offerti. Ricky, il cameriere, era molto gentile e professionale

Kary T.

Ottimo ristorante nel centro di Roma, l’ antipasto è buono e molto abbondante, la pasta buonissima e come dolci c’è la crostata, biscotti, tiramisù e frutta. Molto buono.

Anna H.

Abbiamo percorso tanta strada per raggiungere questo piccolo angolo di Abruzzo, ma ne è valsa la pena. Propone anche piatti della tradizione romana. Consiglio i bucatini all’amatriciana.

Angela D. C.

Cibo buono ma servizio lento. Il cameriere era uno solo (Ricky da Manila) che ha fatto di tutto per accontentare i vari tavoli nel modo più veloce e simpatico possibile. Il proprietario nel frattempo chiacchierava con amici. Direi anche caro. Non ripeterei l'esperienza. La carbonara altrettanto buona si può trovare altrove.

Marco M.

Prezzi troppo alti, la cosa che si avvicina di più all’abruzzo è il cameriere filippino. Chiedete i menu e guardate bene i prezzi prima di ordinare. Non tornerò nemmeno sotto tortura

Edit: anche alla Caritas gli affettati li portano già tagliati, qua spendi 40/50€ e devi pure tagliarteli da solo

Trappola per turisti

Ugo B.

Consigliati, abbiamo prenotato, cosa che suggerisco vivamente, visto anche i pochi tavoli disponibili. Cibo, accoglienza, servizio, arredamento ecc.. sono tutti elementi che legati insieme, creano una vera esperienza. L’idea era quella di cenare in un locale tipico e ne siamo usciti entusiasti. Probabilmente non è un locale adatto a tutti, non mi riferisco all’aspetto economico, che per quanto mi riguarda, in linea con quanto abbiamo ricevuto, anzi, ma piuttosto a quel mood tipico romano un po’ alla “Sordi”, che magari potrebbe urtare. Ma siamo a Roma ed è quello che un po’ ci si aspetta. Ciò premesso, la nostra è stata una vera degustazione. Non vorrei essere frainteso, sicuramente ci saranno altri ristoranti dove la “gricia” si mangia altrettanto bene, ma i piatti della tradizione, l’Italia ne è piena, hanno tante di quelle variabili che sono difficili da paragonare, secondo me dipende dal gusto personale. La pasta era particolarmente al dente, esempio, a me piace tantissimo, magari meno ad altri, non per questo è meno buona e cosi via. Io non posso che consigliare, se lo sceglierete, di vivere questo posto senza pregiudizi, ma con la giusta dose di curiosità e fiducia per portarsi a casa un ricordo davvero splendido, cosi come abbiamo fatto noi. Spero di tornarci presto.

Emanuele S.

Siamo arrivati all'ora prevista dalla prenotazione ma il nostro tavolo era ancora occupato. Il proprietario, il grande Massimo, ci ha chiesto di aspettare e ci ha offerto una bottiglia di prosecco per ingannare l'attesa. Ecco quello che chiamo "un eccellente customer care"!
Ci siamo poi seduti e Massimo ci ha chiesto se volevamo affidarci alla sua sapienza per l'antipasto. Come potevamo rifiutare? E mai scelta fu più azzeccata! È stato un trionfo di mozzarelle di bufala, coratella, ceci e fagioli con le cotiche, taglieri infiniti di formaggio, frittatona di patate e carne, prosciutto crudo affettato al momento e, capolavoro dei capolavori, un cesto di salumi a nostra disposizione, che abbiamo potuto affettare a nostro piacimento. Abbiamo poi provato gli arrosticini, buoni ma niente in confronto all'incredibile arrosto di vitella, morbidissimo e dal sapore sublime. Ah, quasi dimenticavo i carciofi alla giudia, belli croccanti e dorati come devono essere.
Il tutto è stato annaffiato da un paio di bottiglie di montepulciano Zaccagnini, davvero gradevole. Massimo ci ha poi portato delle ciambelline fragrantissime ancora sul vassoio da forno e poi ci ha offerto una quantità spropositata di amari e ammazzacaffè di varia natura, posando le bottiglie intere sul tavolo.
Eravamo con due amici milanesi che sono rimasti estasiati sia dalla qualità del cibo che dall'incredibile verve del nostro Massimo. Ci voglio tornare, anche per assaggiare i primi che vengono portati direttamente nelle padelle.
Il prezzo è stato di 46€ a testa e questa esperienza li è valsi tutti!